Con questa operazione intendiamo affrontare il grande tema pirandelliano che è il contrasto tra la vera forma dell’esistenza (quella del personaggio) e la fantasia creatrice dello scrittore che vuole dominarla.
Il contrasto fra Pirandello e i suoi personaggi nasce dalla volontà dello scrittore di mettere a nudo la loro anima, di capirne l’intima composizione per metterne in mostra la loro vera forma che si concretizzerà una volta per tutte nell’arte.
Ed è contro questo atteggiamento dell’artista che i personaggi tendono a ribellarsi per impedire la spietata analisi che inevitabilmente ne metterà a nudo miserie e grandezze, ma anche per essere descritti così come essi si sentono e sono veramente dentro.
Insomma il grande tema pirandelliano è quello tra quel grande sottilissimo diaframma che esiste tra la vita e l’arte e che separa realtà e finzione.
L’uomo non ha della vita un’idea, una nozione assoluta, bensì un sentimento mutabile e vario, secondo i tempi, i casi, la fortuna. Ora la logica, astraendo dai sentimenti le idee, tende appunto a fissare quel che è mobile, mutabile, fluido; tende a dare un valore assoluto a ciò che è relativo e aggrava un male già grave per se stesso. Perché la prima radice del nostro male è appunto in questo sentimento che noi abbiamo della vita.
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA un personaggio in cerca d’autore è un’operazione drammaturgica sulla materia pirandelliana , che si compone dell’atto unico “L’uomo dal fiore in bocca” e un Prologo con estratti dalle principali sue opere del cosiddetto periodo meta teatrale (“Questa sera si recita a soggetto”, “Sei personaggi in cerca d’autore” e “La tragedia di un personaggio”, novella prodromo dei primi due).
Il personaggio protagonista de “L’uomo dal fiore in bocca” si manifesta metafisicamente all’autore, reclamando di poter raccontare e far vivere l’autenticità del suo male e della sua storia
Lo spettacolo si avvale anche della presenza di un musicista, una terza voce a cui è affidato il compito di evocare e riempire lo spazio metafisico creato dallo sfondamento del diaframma tra finzione e realtà.